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InstaAdvisor, recensioni di profili Instagram: #2 – Curated by GIRLS

Feed Instagram di Curated by GIRLS

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Da quando il pensiero femminista ha influenzato la critica d’arte, la triade “bellezza – desiderio – femminilità”, che ha pervaso il nostro immaginario visivo per secoli, è stata correttamente ricondotta alla soggettività maschile.

In altre parole, nelle nostre società patriarcali, la definizione di ciò che è bello, desiderabile e femminile è soprattutto una costruzione maschile.

Il dirompente saggio del 1971 Perché non ci sono state grandi artiste? della studiosa americana Linda Nochlin ha inquadrato il contributo delle donne alla storia dell’arte in una prospettiva sociale. Solo a donne provenienti da famiglie di artisti veniva insegnato a disegnare e dipingere in modo professionale, anche per portare avanti l’attività di famiglia.

Nessuna ragazza, per quanto talento mostrasse, veniva incoraggiata a intraprendere la carriera di artista e le poche che lo fecero comunque non hanno sempre avuto il riconoscimento che meritavano, al loro tempo e nei secoli successivi.

Dall’inizio del novecento il numero di artiste è esponenzialmente cresciuto, grazie ai movimenti di emancipazione delle donne e alla crescente possibilità per le ragazze di avere un’istruzione e scegliere liberamente la propria carriera.

Eppure il mondo dell’arte è ancora lontano dal raggiungimento della parità di genere. Nel 1989 le Guerrilla Girls, un collettivo anonimo di artiste e professioniste, dopo aver scoperto che le artiste rappresentate nella sezione Modern Art del Metropolitan Museum di New York erano meno del 5% mentre l’85% dei nudi erano femminili, hanno prodotto il primo di una serie di famosi poster con la provocatoria scritta “Le donne devono essere nude per entrare al Met?” L’ultimo poster realizzato nel 2012 mostra che la situazione nei vent’anni successivi non è molto cambiata.

Fortunatamente una nuova generazione di curatrici si impegna per far conoscere l’arte prodotta dalle donne. Curated by GIRLS è la piattaforma fondata da Laetitia Duveau allo scopo di promuovere l’opera di artiste emergenti dall’identità femminile o non binaria, sui social media o con esposizioni ed eventi.

Il profilo Instagram è il cuore di questo progetto ed è quanto di più lontano si possa immaginare dagli ideali patriarcali di femminilità. E’ un sincero resoconto per immagini delle molte forme della femminilità moderna e come tale non può non coinvolgere i corpi che sono trattati con autoironia e fierezza.

La maggior parte delle opere sono fotografie, ma ci sono anche illustrazioni, collage, dipinti, video e video musicali. 

La selezione operata da Duveau è sempre interessante e pungente e riguarda sia lavori proposti da chi li ha realizzati che opere già pubblicate su Instagram o su altri siti. 

La presenza di nudi e la rappresentazione di temi legati alla sessualità hanno attirato più volte la censura di Instagram, ma questo non ha mai limitato Curated by GIRLS. Il suo contributo al social dedicato all’espressione visiva è importante non solo per dare visibilità a chi cerca di costruire un proprio percorso artistico ma anche per proporre agli utenti un immaginario diverso da quello cui sono abituati e per connettere persone che si riconoscono in una diversa visione dell’arte e dell’identità femminile.

 

 

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